di
Arrigo Andreani
Evoluzione. Questa è la parola chiave di Passeggeri Attenti 2.0. A tredici anni dal primo articolo postato e dopo una pausa per problemi un po’ noiosi che non sto qui a raccontarvi, ci ritroviamo oggi ad un nuovo inizio, su un sito completamente rinnovato, che perde si i contenuti di tanti anni di approfondimenti, ma che vuole rinascere in una forma per cui fin dall’inizio era concepita.
Un contenitore di “passeggeri attenti”, che vorrà sempre arricchirsi, ognuno con la sua storia da raccontare con il solo mezzo della penna (ormai tastiera) allo scopo di approfondire quello che la digitalizzazione della cultura e delle informazioni ha reso ormai ai minimi termini.
Lo scrivere come mezzo fondamentale per parlare di diritti e impegno civile, di politica, di storia e legalità e di viaggi. Anche con i non addetti ai lavori. Perché scrivere può essere una forma di resistenza. Una dimensione naturale dell’uomo, la sola che garantisce le condizioni entro cui può realizzarsi la pienezza della vita sociale.
Non vi so dire, donne e uomini affacciati sopra questo schermetto illuminato, in che consiste l’impegno civile di uno a cui piace scrivere, credo però nel tentativo giorno dietro giorno di scippare alla superficialità un pezzo di approfondimento. Tentare di capire tutti perché qualcosa succede, piuttosto di condannare velocemente ogni episodio con la rapidità che soprattutto i social ogni ci consegnano.
Con la speranza che Passeggeri Attenti possa essere un dono, di tutti e per tutti.
